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mercoledì 18 dicembre 2019

Interesse per RETELIT icona

RETELIT è un piccolo gioiellino in borsa. Porta la banda larga ad enti della pubblica amministrazione e grandi aziende. Con aumento del fatturato e utili costanti nel tempo. In piu' uno studio di INTERMONTE dimostra come la società sia sottovalutata rispetto ai competitors stranieri, peraltro con dimensioni mediamente assai superiori
Graficamente è interessante avendo chiuso a 1,65 (17/12/2019), se riuscisse a bucare la MA che si trova a 1,61 per poi risalire e superarla nuovamente genererà un segnale di BUY . E comunque un'azione da tenere nel cassetto segnalata a suo tempo, da quel scovatore di tartufi che è Guido Bellosta, quando l'azione quotava sotto 1 €. Allego il grafico : Buon Natale a tutti

martedì 26 luglio 2016

cani del 2016: le mid caps possono dare ancora soddisfazioni ! icona

Dando uno sguardo dal ponte :D , ci sono diverse realtà della media e piccola capitalizzazione , che mostrano sia interessanti ratios sia un discreto rendimento cedolare :

Zignago Vetro  (ZV.MI)è una ns. vecchia conoscenza : con un ROE del 20.39 e un price earning del 14% un peg  di 1.81 mostra un discreto dividendo del 4% circa nel momento in cui stiliamo queste note , è da considerarsi più o meno come un BOT,  visto che  è piuttosto stabile in termini di quotazione

 IMA: (IMA.MI)  si tratta di una società specializzata nel packaging , i suoi ratios sono sempre altissimi 44.28 di ROE e 34.12 di ROI può sembrare cara in termini di p/e ma ha un peg sotto la unità (quindi crescerà ancora) dividendo rende il 2.70 % un po' pochino , ma il titolo vale

Cattolica :  (CASS.MI) discorso a parte merita Cattolica rimasta invischiata nella nota faccenda di pop di vicenza , possiede in realtà una clausola rescissoria se pop di vicenza si trasformasse in spa o si accorpasse con altra banca : gode di un buon rendimento 5.71% un p/e del 7.78 e un peg dello 0.56.. L'AT mostra segnali di ripresa , ma occhio che qui si rischia ;)

D'Amico (DIS.MI)
si tratta di una delle società più sottovalutate del listino , già segnalata dall'amico Bellosta che è un vero cane da tartufo per le mid e le small caps con il 13.89% di ROE  poco più del 5% di p/e e un peg del 0.49 vien da un anno difficile , ha perso il 44% , ma garantisce un buon dividendo 8% , da incrementare sulla debolezza

Banca Ifis (IF.MI)
 la società specializza nel factoring è da sempre un campione di redditività : non viene da un'annata positiva -12%  sul listino ma ha dei buoni ratios: ROE al 28% p/e inferiore a  10 e peg dello 0.37 con un rendimento cedolare del  4% , entrare tenendo d'occhio l'analisi tecnica comunque

moleskine  (MSK.MI)
l'azienda produttrice dei famosi taccuini ha un respiro internazionale e ha  buoni ratios : 24.76 di ROE 36.43  di ROI  e un p/e di 13 il dividendo è modesto intorno al 2%, ma è interessante graficamente le tre medie convergono e può esplodere

Da seguire poi anche fra le altre : diasorin, recordati, save, brembo (per i ratios), ascopiave e astaldi (dividendo) , IGD per il valore immobiliare

sabato 21 maggio 2016

Crisi italiana : la proposta icona

E' visibile pubblicamente sul Lombard Report e  fra l'altro condividiamo in pieno la proposta , io nella mia  ignoranza mi spingerei a  delle  convertibili cum warrant , i warrant darebbero diritto ad  acquistare pezzi di proprietà immobiliare che oggi appartengono allo stato : caserme abbandonate , proprietà delle FS etc..
ma forse stiamo volando troppo con la fantasia  :D

1) CRISI ITALIANA. L'attacco stucchevole e continuo dei tedeschi contro il nostro DEBITO PUBBLICO deve essere tacitato in quanto alimenta la speculazione internazionale pronta a sparare sempre contro di noi. Molti, moltissimi comentatori giurano che se il referendum Brexit portera' alla vittoria di chi desidera abbandonare l'Europa la speculazione internazionale si scatenera'. E la prima vittima, come insegna l'esperienza, sara' purtroppo l'Italia. C'è soltanto una via d'uscita gia' pubblicizzata moltissime volte da Milano Finanza, spesso tramite i dotti articoli di Guido Salerno Aletta, diminuirlo subito drasticamente. Lo studio è in fase avanzata, 400 miliardi del nostro debito pubblico potrebbero essere tagliati volontariamente grazie all'emissione di bond garantiti dalle proprieta' immobiliari pubbliche italiane spesso abbandonate. Un concambio volontario con BTP, con l'intervento di CDP o altre analoghe finanziarie non formalmente governative troverebbe molti investitori pronti allo scambio, specialmente investitori istituzionali.
Siamo in un momento di tassi azzerati meglio percio', anche per gli investitori italiani, liquidare BTP a tasso spesso negativo e puntare su strumenti analoghi che rendano magari ancor meno ma che siano assistiti da formali garanzie immobiliari. Il nostro rapporto scenderebbe a 110 ed i tedeschi verrebbero tacitati.
E' tutto dettagliatamente scritto nelle varie proposte che il gruppo "L'ITALIA C'E'" propone da moltissimi mesi, cosa si aspetta a concretizzarlo? Eppure e' noto che un finanziere qualificato molto vicino a Renzi apprezza tale studio.

Guido Bellosta  LombardReport

giovedì 17 marzo 2016

Il fascino della D'Amico icona

Ma noooo! non è la famosa conduttrice , qui parliamo di borsa :D  la D'amico Shipping , numeri di tutto rispetto e ringraziamo l'amico Bellosta per la segnalazione di pesante sottovalutazione sul lombard report , i numeri :
Capitalizzazione (giornaliero)5:203,03mln
P/E 12 mesi prec. (ttm, giornaliero):5,12
p/e previsto  4,86
Rapporto PEG (5 anni previsti)                 0,58
ROA      4,35%
ROE     11,03%
graficamente tuttavia pare ancora incerta ed è qua la ragione della nostra perplessità , potremo tuttavia entrare lo stesso , si sa la  D'amico ha il suo fascino :D

venerdì 19 febbraio 2016

la resistibile ascesa dell'oncia d'argento : 16 $ icona

Dal graficuzzo del silver cioè l'oncia d'argento , si nota come una resistenza passi sopra i 15,93 e poco più sopra (16 $) c'è la linea grigia che arriva fino al max in 1 anno quel 17,78 del 18 mag 2015 un bell'auspicio dovesse superare quei 16 $ , dopodichè l'argento tornerebbe a salire e a noi ci interessa in special modo Silver Wheaton , che sull'oncia d'argento ci scommette

martedì 2 febbraio 2016

Silver Wheaton forse qualcosa si muove icona

anche se nel 2015 ha subito un brusco calo di prezzi , e le prospettive per il 2016 non sono rosee a meno che non ci sia un rialzo delle commodities e in special modo dei metalli preziosi , può essere che valga una scommessa , ecco cosa ci dice l'analisi tecnica : dopo il calo del 10 novembre 2015 in cui l a MM a  18  gg si trovava sotto quella a 40 , in queste ultime sedute dimostra una certa ripresa con la media più veloce che supera quella  18 gg , se la tendenza  dovesse proseguire e sopratutto il prezzo dell'argento dovesse salire , potrebbe essere conveniente entrare ...tanti se e ma infatti convintissimo non sono :D nel graficuzzo


mercoledì 13 maggio 2015

Attenzione all'oil icona



se i prezzi del future del crude oil si portassero  nell'area cerchiata in rosso per poi ripartire si aprirebbero scenari interessanti , da seguire

giovedì 9 aprile 2015

SI brinda con due azioni col BOTTO! icona

CIA +15,43 % MIC +16% , su MIC c'è l'OPA dopo aver dato dei ricchi dividendi l'anno passato Mid industry (MIC.MI)
ora sotto OPA a 6,50 per azione quindi in sotanziale guadagno l'azione addirittura chiude a 7,01 quindi ben oltre la soglia dell'opato piccole grandi soddisfazioni :d ovvio che aderiremo all'OPA , mentre su CIA ai rimane investiti  essendo parte del portafoglio core

VEI Capital ha annunciato che lancerà una offerta pubblica di acquisto (OPA) su Mid Industry Capital a 6,50 euro per azione più un ulteriore importo derivante dalla cessione di Nardella Srl.
Intanto Borsa Italiana ha reso noto che le azioni ordinarie Mid Industry Capital saranno in pre-asta fino alle ore 15. In una precedente comunicazione Borsa Italiana aveva annunciato la sospensione temporanea dalle negoziazioni del titolo Mid Industry Capital in attesa di comunicato.

lunedì 23 febbraio 2015

ci prepariamo ad uscire da silver wheaton icona

L'ultimo supporto sta a  21.30 incrocio dell due linee verdi , con rammarico se i prezzi stanno sotto questo livello usciamo , STOPLOSS è una regola basilare del trading , bisogna essere strict :D

Su apple invece vorremmo entrare , ma s e ritraccia è  ripartita e non ci appare cara , è un leader mondiale e questo non c'è bisogna che ve lo dica ,se i prezzi tornassero sotto la EMA a  18 gg
( area 122.45 $) per poi risalire sarebbe una ghiotta occasione , ma non credo che lo farà :D


domenica 18 gennaio 2015

silver wheaton e i problemi con il progetto Pascua Lama icona

Come detto in altri posts Silver Wheaton corp non è solo una società mineraria ma stipula accordi con altre società per comprare preziosi a prezzi prefissati in particolare ha un accordo tuttora in corso con
Barrick gold Corp. (ABX ) il progetto Pascua Lama prevede che Silver (SLW) riceva  il 25 % di quanto prodotto  dalla miniera per  tutta  la  sua durata in attività , l'investimento complessivo di Silver è  considerevole 625 mln $ ,  è  sorto però un problema la  costruzione è  bloccata a  causa di questioni legali e  ambientali e  non si sa se  la  costruzione  riprenderà  e  quando , tuttavia Silver può uscire  dall'accordo se Barrick Gold non completerà la  miniera entro il 2020 , una data non proprio lontanissima , la  clausola  rescissoria permette  a  Silver  di rientrare del suo capitale sottraendo il ricavato già avuto in once  d'argento da  Barrick, tuttavia l'accordo rimane in piedi , Silver  continua a  ricevere  da Barrick gold lo streaming in argento da  altre miniere secondo l'accordo sottoscritto pari a  275 mln $ circa il 44%  di quanto già  sostenuto , in caso la miniera non si facesse Silver  ne  può uscire  senza  danno un accordo win to win secondo il mio punto di vista , anche se  avrebbe un effetto negativo aul cash flow di SLW

venerdì 12 dicembre 2014

Argento è il momento di investire? icona

Attualmente solo una piccola parte del fabbisogno mondiale proviene dal riciclo, si calcola che sia attorno al 20 % 5000  tonnellate su un totale di 20'000  da  produzione totale , gran parte dalle miniere
L'argento è tutto intorno a solo che non ce ne accorgiamo , non pensiamo solo ai lingotti ai manufatti d'argento monete etc...
In realtà è usato nella industria chimica , elettronica , medica e tessile le miniere si stanno esaurendo , l'argento come qualsiasi altro minerale prezioso è limitato qualcosa  viene dalle  estrazione di nickel , piombo , rame  etc.. coem sottoprodotto ma  non è  tantissimo . va  detto che  sull'argento c'è  molta speculazione carta  contro carta , ma quando a lungo può  durare  questo  gioco ?
Dai  48$ l'oncia di quasi  3 anni fa è ora  intorno ai  16$ , vale  la pena  di comprare ? Probabilmente sì
ma aspettiamo segnali più chiari da parte dell'analisi tecnica , ci piace SILVER WEATHON la società canadese è una delle prime al mondo di silver streaming , in pratica compra ad un prezzo prefissato l'argento estratto da altre compagnie minerarie come Barrick gold e Gold corp oltre a estrarre per conto proprio si capisce , con una  capitalizzazione di di  7.63 mld  un p/e attorno al 31 e un peg di 1.34  rende il 1.10 % annuo , la politica  dei dividendi è  buona , coem è  reattiva se l'argento iniziasse  a salire , da  tenere  d'occhio

lunedì 27 ottobre 2014

Usciti da ferrovie nord milano icona

con rammarico abbandoniamo anche un titolo che riteniamo ottimo FNM vendute a 0.58, che ci ha accompagnato dall'inizio del Blog , ma ho deciso di fare un po' di pulizia , il guadagno è evidente troverete tutto nella pagina portafoglio nelle prossime ore

nel  grafico la media  esponenziale a 18  gg va  sotto quella a  40 gg in data  16 ott , i prezzi scendono sotto le due medie per poi ritornare sopra in data 23 ott , oggi  ritorna sotto la  media più  veloce generando un segnale di SELL

ottimo guadagno del 165% salvo ovviamente bolli e  capital gain che grazie  a Renzi  è del 26%
e  dividendi conseguiti nel corso del 2014 che  era ricordiamo dello 0.0115 nel 2013 e 0.013 nel 2014


venerdì 3 ottobre 2014

Retelit: sottoscritto l'accordo di investimento con player australiano di natura strategica icona


per  gentile concessione della Stampa.it :D
In data 1 ottobre Retelit S.p.A. ("Retelit" o la "Società") sottoscrive un accordo di investimento con KBC Telco Infrastructure Pty Ltd, interamente controllata da Keybridge Capital Limited ("Keybridge"), società quotata sul mercato azionario australiano ASX, specializzata in investimenti in società con rilevanti infrastrutture.
L'accordo riguarda il reperimento di risorse finanziarie - attraverso l'emissione di obbligazioni convertibili e warrant su azioni ordinarie Retelit riservati a detto investitore - che la Società potrà impiegare per supportare il proprio piano di espansione nazionale ed internazionale.
Ieri la Società ha sottoscritto un accordo con l'investitore qualificato australiano KBC Telco Infrastructure Pty Ltd, riguardante un'operazione di private placement che prevede l'emissione di obbligazioni convertibili e di warrant non trasferibili su azioni ordinarie di Retelit S.p.A..
Le obbligazioni convertibili e i warrant non saranno negoziati su alcun mercato regolamentato. La sottoscrizione dell'accordo è intervenuta all'esito delle negoziazioni intercorse, di cui si è data notizia nel comunicato stampa pubblicato in data 12.9.2014. L'investitore è una società interamente controllata da Keybridge Capital Limited, società quotata sul mercato azionario australiano ASX, specializzata in investimenti in società con rilevanti infrastrutture e nel settore delle telecomunicazioni.
Essa opera quale gestore di un veicolo di investimento, nel quale Keybridge Capital Limited detiene una partecipazione rilevante. Le risorse finanziarie che si prevede di reperire dall'investitore attraverso l'esecuzione dell'accordo saranno impiegate dalla Società per supportare il piano di espansione nazionale ed internazionale.
Per un'informativa completa sull'operazione si rimanda alla documentazione che verrà resa disponibile al pubblico all'atto della convocazione dell'Assemblea degli Azionisti che sarà chiamata a deliberare sull'emissione delle obbligazioni convertibili e dei warrant entro 120 giorni dalla data di sottoscrizione dell'accordo.
Nelle linee principali l'accordo prevede:
(i) l'emissione di obbligazioni convertibili fino a un valore complessivo di Euro 20 Milioni, il cui relativo diritto di conversione potrà essere esercitato fino a metà delle obbligazioni emesse, della durata di 4 anni, ciascuna con valore nominale pari ad Euro 1,00 e tasso di interesse annuale pari all'8%, riservate alla sottoscrizione dell'investitore. Di queste, Euro 10 milioni saranno emesse immediatamente ad esito delle necessarie approvazioni da parte degli organi sociali di Retelit, mentre ulteriori Euro 10 Milioni, saranno emesse entro 365 giorni dalla data di sottoscrizione dell'Accordo, a richiesta della Società medesima, in una o più serie. Il diritto di conversione potrà essere esercitato solo per la metà dell'ammontare delle obbligazioni convertibili emesse, decorsi 18 mesi dalla data di relativa emissione, con un rapporto determinato sulla base del prezzo medio, ponderato sul volume, delle azioni della Società nei 5 giorni antecedenti ciascuna richiesta di conversione. Il riscatto delle obbligazioni convertibili potrà avvenire in qualsiasi momento al valore nominale di ciascuna obbligazione.
(ii) l'attribuzione al medesimo investitore, in misura proporzionale al numero delle obbligazioni convertibili emesse, di warrant, non trasferibili, su azioni ordinarie della Società. Ciascun warrantdarà diritto alla sottoscrizione di un'azione ordinaria e potrà essere esercitato non prima di 3 anni dalla data di emissione e non più tardi di 4 anni dalla data di emissione. Il prezzo di esercizio saràdeterminato sulla base del prezzo medio, ponderato sul volume, delle azioni della Società nei 10 giorni antecedenti il 25 settembre 2014, per quanto concerne la prima serie emessa. Per quanto concerne le serie successive, nei 10 giorni antecedenti la data di relativa emissione, che non potrà essere superiore al 115% né inferiore all'85% del prezzo di esercizio della prima serie di warrantemessi.
Ai sensi dell'accordo, l'investitore renderà disponibile a favore della Società un anticipo a breve termine di risorse finanziarie sulla prima serie di obbligazioni convertibili (bridge loan), per un importo fino ad Euro 10 Milioni e con tasso di interesse annuale pari all'8%. Detto anticipo sarà rimborsato dalla Società contestualmente alla emissione della prima serie di obbligazioni convertibili. Il rimborso dell'anticipo a breve termine, del prestito obbligazionario e la corresponsione dei relativi interessi saranno garantiti dal Gruppo Retelit, mediante la concessione di garanzie standard per operazioni di tale natura. Il regolamento disciplinante le obbligazioni convertibili prevede, in linea con la prassi internazionale adottata in operazioni analoghe, taluni impegni, tra cui un limite all'indebitamento finanziario, finalizzati alla tutela delle posizioni dei titolari delle obbligazioni stesse. Sono inoltre previsti taluni eventi di inadempimento (event of default) il cui verificarsi può determinare l'obbligo di rimborso e/o la possibile conversione anticipata. All'atto della convocazione dell'Assemblea degli Azionisti che sarà chiamata a deliberare in merito alla predetta emissione obbligazionaria e di warrant, la Società metterà a disposizione del pubblico le relazioni ed ogni altra documentazione richiesta ai sensi della normativa applicabile, ivi inclusi il regolamento disciplinante le obbligazioni convertibili ed i warrant.
(RV) 

lunedì 19 maggio 2014

Le Bonifiche e gli amici di Visco. icona




E’ davvero un’allegra e strana combriccola quella che, capitanata dall’arzillo vecchietto Giuseppe Guzzetti (tra 10 giorni compirà 80 anni) presidente della Fondazione Cariplo, ha fatto un grosso favore a Ignazio Visco, governatore di Banca d’Italia, liberandolo della partecipazione del 62,3% in Bonifiche Ferraresi, una delle poche aziende agricole quotate. Sul trattore di Guzzetti agricoltore, che avrà il 37,5% della newco e sarà presidente...

blog andrea giacobino

interessante analisi di andrea Giacobino, è la solita Italia , Bonifiche Ferraresi venduta  agli amici degli amici
nella più  bella  tradizione italiana ... Alè come  chiude la puntata  quella belal faccia a  culo di Floris :D
alla  fine chi ci smena sono i piccoli  risparmiatori ceh hanno  creduto mel valore di bonifiche (ceh  c'era), ma  si sa  loro sono banchieri mica  agricoltori ...burp! non fate indigestione

venerdì 16 maggio 2014

bonifiche accordo per vendita a € 30.50 icona


Banca d'Italia: accordo per la cessione del 60,37% del capitale di Bonifiche Ferraresi

FTA Online News
La Banca d'Italia comunica di avere raggiunto un accordo con una cordata di imprenditori e investitori istituzionali, costituita da Fondazione Cariplo (35,7 per cento), PER S.p.A. (14,3 per cento), Sergio Dompé s.r.l. (14,3 per cento), Aurelia s.r.l. (10,7 per cento), Fondazione CR Lucca (7,1 per cento), Autosped S.p.A. (3,6 per cento), Agritrans s.r.l. (3,6 per cento), CAI Newco s.r.l. (3,6 per cento), Inalca S.p.A. (3,6 per cento) e dalla signora Ornella Randi Federspiel (3,6 per cento), per la cessione della sua partecipazione di controllo nel capitale della società Bonifiche Ferraresi. L'intesa prevede il trasferimento da parte della Banca d'Italia del 60,37 per cento del capitale della società al prezzo di 30,50 euro per azione (al netto del dividendo 2014) a una società veicolo (Newco), che sarà costituita dai partecipanti alla cordata, con pagamento del corrispettivo, pari a circa 104 milioni, in contanti. La Banca d'Italia manterrà, per finalità esclusivamente di investimento finanziario, una partecipazione in Bonifiche Ferraresi inferiore al 2 per cento, senza impegni di lock-up. L'operazione è condizionata all'esito della due diligence che sarà condotta sulla società e al perfezionamento dei contratti di finanziamento funzionali all'OPA obbligatoria che sarà lanciata sulle altre azioni Bonifiche Ferraresi in circolazione.
stampa.it

fin qui La  Stampa, mi sa che a questo punto  è  veramente finita  , un po' di  delusione con una operazione
che interessa una  gran  parte del ns. portf e che  realizza un profitto modesto avremmo preferito (è  ovvio) una ben  altra valutazione , non sempre le cose  vanno come si  auspica , non sempre i  valori  reali  sono quelli che  la  borsa  o  l'Opa riconosce

martedì 13 maggio 2014

il ricco dividendo di mid industry icona

la  società  di investimento con partecipazioni in PMI imprese sopratutto dei  servizi e della  logistica
attualmente possiede  fra  l'altro Mar-Ter , che  è  proprietaria a  sua  volta della  livornese Neri società
che lavora  nella logistica  del porto con buoni fondamentali , e di Equita Sim
Equita, opera nei mercati finanziari dal 1973 ed è uno dei protagonisti storici in Italia: specializzata nell'attività di intermediazione di azioni italiane per la clientela istituzionale domestica e internazionale, è da lungo tempo ai primi posti in Italia per volumi intermediati e qualità della ricerca.
il 19 di  maggio , cioè  fra pochi gg stacca un ghiotto  dividendo  di  4,70 €  derivanti  dai profitti della operazione Nadella e un ulteriore 1,30 €  per la operazione Equita non appena saranno  stati  incassati, quindi si parla di settembre , un totale  di  6 € netti e scusate  se  è  poco , il  titolo  ci  risulta essere sotto rastrellamento  da parte  dell'azionista  principale  First Capital
la  situazione tecnica è  favorevole come si  evidenzia dal grafico di  yahoo.finance , entriamo stamani a  11.86 €

martedì 6 maggio 2014

E' tempo di liquidità ??? icona

Buffett punta sulla liquidita'. Anche lui sbaglia ?

di Guido Bellosta | 24/04/14 11:54 | servizio Lombardreport.com

Vronsky è uno dei co-fondatori di Gold-Eagle(www.gold-eagle.com),il mitico sito web dei gold-bugs che leggiamo con interesse. E’ un esperto analista finanziario che merita la massima attenzione.
Vronsky ha pubblicato ieri un interessante articolo sul sito.
Ricorda ai lettori il comportamento di Warren Buffett,da molti mesi interessato a mantenere una consistente massa di liquidita’ Nel 2013 ha effettuato pochi acquisti-aggiungiamo noi:NV Energy , Heinz-e poco altro. Vronsky crede che tale mossa attendista dipenda dalll’utilizzo di una interessante formula che mostra la sottovalutazione o gli eccessi del mercato statunitense.

Tale formula è rappresentata dal rapporto capitalizzazione complessiva del mercato/prodotto nazionale -interno (NB la formula si riferisce al GNP ma questo differisce poco,meno dell’1%,dal GNP che ,oltre al GNP tiene conto anche dei flussi di reddito da e verso gli USA e quindi il successivo grafico che Vronsky riporta si riferisce al GDP )

Vronsky ricorda che poco tempo fa un analista Doug Short ha utilizzato tale formula per vederne l’affidabilita’ negli ultimi sessanta anni.
Il grafico,pubblicato da Vronsky, mostra quattro eccessi:

1969-1970 con successiva caduta del 36% durata 20 mesi

1972-1974 con crac del 45% durato poi 24 mesi

2000-2002 con un fortissimo ribasso successivo del 54%,durato circa 17 mesi.

2007-2009 con il crac del 43% durato 24 mesi che tutti noi ricordiamo.

Il GROSSO problema è che attualmente siamo in una quinta bolla speculativa segnalata da questo rapporto.Una bolla che presenta il poco rassicurante secondo grado di espansione dopo quella del 2000-

Forse e’ questa la ragione- si chiede Vronsky-per cui Berkshire aveva liquidita’ (“cash position”)per oltre 42 miliardi di dollari a fine 2013 ? Una liquidita’ che naturalmente non rende niente e che e’ giustificabile solo se ci si attende il peggio.

Se si ricordano i rapporti P/E storicamente elevati, i dividendi sui minimi,i record del margin debt (spesso segnalati anche dal lombardreport come causa pericolosissima di eccessi speculativi) e un mercato in crescita da cinque anni la cautela diventa comprensibile.Quella stessa cautela che da alcune settimane caratterizza la rubrica degli investimenti a scarso rischio del lombardreport.com,rubrica che ha visto chiudere con largo anticipo,allettati dagli imprevisti e consistenti utili, la maggior parte delle operazioni aperte da mesi-e talora da un anno..

Le conclusioni cui giunge Vronsky con il suo studio sono drammatiche: l’analista prevede un indice Dow Jones a quota 9500 per meta’ 2016.

Noi non ipotizziamo il futuro e non diamo previsioni,specialmente a due anni.. Prendiamo atto pero’ che le valutazioni sono tese e artificialmente elevate per i continui QE effettuati negli scorsi anni.E’ un mercato che dopo una lunga cavalcata vede salire i rischi di una correzione,magari violenta,visto che quasi tutti i piu’ noti uffici-studi di banche internazionali e nazionali sono positivi ed ottimisti.

La cautela di Warren Buffett è da apprezzare. Ricordate che fu proprio Warren Buffett a dire “sono diventato molto ricco perché ho sempre venduto troppo presto”.
Siamo in buona compagnia nel consigliare,come fatto due settimana fa, di portare a casa gli utili,ancora tassati al 20%.Almeno in parte….

venerdì 2 maggio 2014

Gli investitori dicono che l'oro è ai minimi icona


Investors got behind gold Friday for good luck and, in some cases, just good ‘ol protection.
SPDR Gold Shares, $GLD, an ETF that tracks the price of the yellow metal, rose 1.2% by midday. And a majority of investors on StockTwits.com are calling for more gains. Sentiment on $GLD is 69% bullish.

Some investors are buying gold to hedge against any market downturn spurred by geopolitical risks—namely the ongoing tensions between the West and Russia over Russia’s annexation of the Ukraine’s Crimea region. President Obama and German Chancellor Merkel will hold a press conference today to discuss the West’s sanctions of top Russian officials and other measures taken to curb threats of Russian expansion in the former soviet block.

Other investors see reason to be bullish gold because of growing demand in the world’s second largest gold market. The Wall Street Journal reported today that gold demand has risen in India—the number two market for the yellow metal. Demand is typically strong on today’s Hindu holiday, Akshaya Tritiya, a holy day when buying precious metals is considered good luck. (However, early reports in Indian newspapers suggested jewelers were not impressed with sales.)
The rise is Indian demand is helping to offset some of the falling demand for gold in China, the top gold consumer. Gold prices fell hard earlier this month on news that Chinese demand for gold was inflated by business efforts to use gold as collateral—and not demand for jewelry and other gold items. The gold ETF is down nearly 7% since its 2014 high on March 14. It is down nearly 13% in the past 52-weeks.
But many investors on StockTwits’ now believe a bottom is in for gold.

martedì 11 marzo 2014

Proponiamo un aumento gratuito come 10 anni fa icona



Proponiamo un aumento di capitale gratuito,come 10 anni fa

di Guido Bellosta | 07/03/14 09:42 | 
Banca d’Italia esce dall’asta di bonifiche ferraresi dopo avere inanellato parecchie sconfitte.,gravi considerando il massimo rispetto e serieta’ che l’avevano – e l’hanno – sempre circondata
Non ha venduto bonifiche ferraresi ’ subito dopo la cessione di Risanamento. Non l’ha venduta quando tutti eravamo infatuati dei terreni nel 2006.
Ha lanciato un’asta che si presupponeva avvenisse-vista la potenza e la serieta’ del proponente-dopo avere attentamente sondato il mercato.
Non e’ stato così.
Vediamo come cercheranno di calmare le proteste dei soci di minoranza.
Tra i “regalini” che NON costano nulla vi è sempre quell’aumento di capitale gia’ utilizzato dieci anni fa ( 1:8 gratis). Una formula che viene sfruttata da TXT da alcuni anni con grande successo come soddisfazione psicologica. Sappiamo benissimo che il patrimonio non cambia, e che e’ solo un trasferimento da riserve a capitale, ma la psicologia in borsa e’ importante.
Vediamo cosa decideranno di fare per non farsi ricordare solo per la soffertissima asta,finita male.
Banca d’Italia sa che la societa’ è quotata in borsa e che il suo operato puo’ essere duramente censurato,come avvenuto per le modalita’ di questa cessione.
vediamo cosa fara’ per tacitare in ultra-minima parte le critiche dei piccoli soci.
PS due solo note mini-positive in questa beffa: sappiamo che sotto 35,2 euro Banca d’Italia non vende e sappiamo che se qualcuno si presenta l’offerta puo’ essere presa in considerazione. Un po’ poco ma meglio di niente

Lombard Report.com

noi personalmente non abbiamo  venduto  coem  vedete dal nostro portafoglio
anche se possiamo capire  che la gente s'è  rotta  le  palle!!!

mercoledì 5 marzo 2014

BONIFICHE :never ending story icona

La Banca d’Italia comunica che in data 21 febbraio, in esito alla procedura di vendita della sua
partecipazione di controllo nella società Bonifiche Ferraresi (62,37 per cento del capitale), ha ricevuto
un’offerta da parte di una cordata di imprenditori italiani che si è dichiarata disponibile ad acquisire il
52,37 per cento delle azioni della società, pagando un corrispettivo di 35,56 euro per azione, per il 55
per cento in contanti e per la parte rimanente in obbligazioni decennali al tasso fisso del 4 per cento,
da ammettere al MOT di Borsa Italiana, emesse da una società veicolo. Gli offerenti hanno escluso
qualunque impegno di solidarietà relativamente all’offerta presentata nonché la prestazione di
garanzie da parte di terzi.
Le medesime condizioni sarebbero offerte agli azionisti di minoranza nell’ambito dell’OPA che
la cordata sarebbe obbligata a lanciare in caso di accettazione dell’offerta da parte della Banca d’Italia.
Questo Istituto, sin dall’inizio della procedura di vendita, ha chiarito l’intenzione di dismettere in
blocco l’intera partecipazione e ha, successivamente, precisato che avrebbe considerato progetti di
integrazione industriale a condizione che consentissero comunque l’uscita della Banca dalla società in
un congruo lasso di tempo.
L’offerta presentata, considerato che non riguarda la cessione in blocco dell’intera
partecipazione, che non si configura come un progetto di integrazione industriale e che prevede
modalità di pagamento soggette ad un significativo rischio finanziario, non risponde ai requisiti
richiesti.
La Banca d’Italia, quindi, ha ritenuto di non accettare l’offerta pervenuta.
Resta fermo tuttavia l’obiettivo della Banca d’Italia di cedere la partecipazione in Bonifiche
Ferraresi se e quando se ne dovessero presentare le condizioni.

quindi tutto  da rifare e  per  ora non si vende :(
a  chi non sela sente di rimanere  e  aspettare  consiglio di vendere il titolo che  cmq  sta  perdendo  pesantemente