COMUNICATO STAMPA
MID INDUSTRY CAPITAL: NATURA FISCALE DEL DIVIDENDO
Milano, 16 maggio 2014 - Mid Industry Capital S.p.A., investment company quotata sul segmento IC2
del MIV (Mercato degli Investment Vehicles) di Borsa Italiana, informa che, come riportato nel
comunicato stampa del 5 maggio 2014, l'assemblea degli azionisti ha deliberato in pari data la
distribuzione di parte della riserva “Sovrapprezzo Azioni” in misura pari a € 4,70 per ciascuna azione
in circolazione.
Inoltre, sempre come riportato nel citato comunicato stampa, tale dividendo sarà messo in pagamento
a partire dal 22 maggio 2014 (data stacco 19 maggio 2014 e record date 21 maggio 2014), con utilizzo
della cedola n. 6, tramite gli intermediari aderenti al sistema di gestione accentrata presso Monte Titoli
S.p.A.. Le azioni saranno negoziate prive del diritto al dividendo straordinario a partire dal 19 maggio
2014, giorno di stacco delle cedole.
In considerazione della presunzione fiscale di prioritaria distribuzione degli utili e delle riserve di utili
prevista a norma dell'articolo 47, comma 1, secondo periodo del DPR 917/1986 e del riporto a nuovo
dell'utile d'esercizio evidenziato dalla società al 31 dicembre 2013, il dividendo straordinario
sopracitato assume natura di utile da partecipazione in capo ai soci nella misura di € 0,1324 per azione
mentre la restante parte, pari a € 4,5676 per azione dovrà essere considerata come ripartizione di
riserva di capitale e ridurrà il costo fiscalmente riconosciuto delle azioni possedute dai soci.
Quindi attenti a non farvi fregare dalle banche sui € 4,5676 non si paga nessuna imposta !!!
lunedì 19 maggio 2014
venerdì 16 maggio 2014
bonifiche accordo per vendita a € 30.50
Banca d'Italia: accordo per la cessione del 60,37% del capitale di Bonifiche Ferraresi
FTA Online News
La Banca d'Italia comunica di avere raggiunto un accordo con una cordata di imprenditori e investitori istituzionali, costituita da Fondazione Cariplo (35,7 per cento), PER S.p.A. (14,3 per cento), Sergio Dompé s.r.l. (14,3 per cento), Aurelia s.r.l. (10,7 per cento), Fondazione CR Lucca (7,1 per cento), Autosped S.p.A. (3,6 per cento), Agritrans s.r.l. (3,6 per cento), CAI Newco s.r.l. (3,6 per cento), Inalca S.p.A. (3,6 per cento) e dalla signora Ornella Randi Federspiel (3,6 per cento), per la cessione della sua partecipazione di controllo nel capitale della società Bonifiche Ferraresi. L'intesa prevede il trasferimento da parte della Banca d'Italia del 60,37 per cento del capitale della società al prezzo di 30,50 euro per azione (al netto del dividendo 2014) a una società veicolo (Newco), che sarà costituita dai partecipanti alla cordata, con pagamento del corrispettivo, pari a circa 104 milioni, in contanti. La Banca d'Italia manterrà, per finalità esclusivamente di investimento finanziario, una partecipazione in Bonifiche Ferraresi inferiore al 2 per cento, senza impegni di lock-up. L'operazione è condizionata all'esito della due diligence che sarà condotta sulla società e al perfezionamento dei contratti di finanziamento funzionali all'OPA obbligatoria che sarà lanciata sulle altre azioni Bonifiche Ferraresi in circolazione.
stampa.it
fin qui La Stampa, mi sa che a questo punto è veramente finita , un po' di delusione con una operazione
che interessa una gran parte del ns. portf e che realizza un profitto modesto avremmo preferito (è ovvio) una ben altra valutazione , non sempre le cose vanno come si auspica , non sempre i valori reali sono quelli che la borsa o l'Opa riconosce
giovedì 15 maggio 2014
ascopiave : usciamo in stop trailing
incassiamo il dividendo , in pagamento oggi 15 maggio di 0,12 € per azione e vendiamo a mercato
la situazione tecnica ci consiglia di uscire , ripegamento dopo unn corsa durata più di un anno , con rottura della line a dei prezzi delle due medie a 18 e 40 gg
si vende ad un prezzo di 2.05 € con un guadagno del 15% circa , non tenendo conto di capital gain e del ricavo della cedola
la situazione tecnica ci consiglia di uscire , ripegamento dopo unn corsa durata più di un anno , con rottura della line a dei prezzi delle due medie a 18 e 40 gg
si vende ad un prezzo di 2.05 € con un guadagno del 15% circa , non tenendo conto di capital gain e del ricavo della cedola
martedì 13 maggio 2014
il ricco dividendo di mid industry
la società di investimento con partecipazioni in PMI imprese sopratutto dei servizi e della logistica
attualmente possiede fra l'altro Mar-Ter , che è proprietaria a sua volta della livornese Neri società
che lavora nella logistica del porto con buoni fondamentali , e di Equita Sim
la situazione tecnica è favorevole come si evidenzia dal grafico di yahoo.finance , entriamo stamani a 11.86 €
attualmente possiede fra l'altro Mar-Ter , che è proprietaria a sua volta della livornese Neri società
che lavora nella logistica del porto con buoni fondamentali , e di Equita Sim
Equita, opera nei mercati finanziari dal 1973 ed è uno dei protagonisti storici in Italia: specializzata nell'attività di intermediazione di azioni italiane per la clientela istituzionale domestica e internazionale, è da lungo tempo ai primi posti in Italia per volumi intermediati e qualità della ricerca.il 19 di maggio , cioè fra pochi gg stacca un ghiotto dividendo di 4,70 € derivanti dai profitti della operazione Nadella e un ulteriore 1,30 € per la operazione Equita non appena saranno stati incassati, quindi si parla di settembre , un totale di 6 € netti e scusate se è poco , il titolo ci risulta essere sotto rastrellamento da parte dell'azionista principale First Capital
la situazione tecnica è favorevole come si evidenzia dal grafico di yahoo.finance , entriamo stamani a 11.86 €
martedì 6 maggio 2014
E' tempo di liquidità ???
Buffett punta sulla liquidita'. Anche lui sbaglia ?
di Guido Bellosta | 24/04/14 11:54 | servizio Lombardreport.com
Vronsky è uno dei co-fondatori di Gold-Eagle(www.gold-eagle.com),il mitico sito web dei gold-bugs che leggiamo con interesse. E’ un esperto analista finanziario che merita la massima attenzione.
Vronsky ha pubblicato ieri un interessante articolo sul sito.
Ricorda ai lettori il comportamento di Warren Buffett,da molti mesi interessato a mantenere una consistente massa di liquidita’ Nel 2013 ha effettuato pochi acquisti-aggiungiamo noi:NV Energy , Heinz-e poco altro. Vronsky crede che tale mossa attendista dipenda dalll’utilizzo di una interessante formula che mostra la sottovalutazione o gli eccessi del mercato statunitense.
Tale formula è rappresentata dal rapporto capitalizzazione complessiva del mercato/prodotto nazionale -interno (NB la formula si riferisce al GNP ma questo differisce poco,meno dell’1%,dal GNP che ,oltre al GNP tiene conto anche dei flussi di reddito da e verso gli USA e quindi il successivo grafico che Vronsky riporta si riferisce al GDP )
Vronsky ricorda che poco tempo fa un analista Doug Short ha utilizzato tale formula per vederne l’affidabilita’ negli ultimi sessanta anni.
Il grafico,pubblicato da Vronsky, mostra quattro eccessi:
1969-1970 con successiva caduta del 36% durata 20 mesi
1972-1974 con crac del 45% durato poi 24 mesi
2000-2002 con un fortissimo ribasso successivo del 54%,durato circa 17 mesi.
2007-2009 con il crac del 43% durato 24 mesi che tutti noi ricordiamo.
Il GROSSO problema è che attualmente siamo in una quinta bolla speculativa segnalata da questo rapporto.Una bolla che presenta il poco rassicurante secondo grado di espansione dopo quella del 2000-
Forse e’ questa la ragione- si chiede Vronsky-per cui Berkshire aveva liquidita’ (“cash position”)per oltre 42 miliardi di dollari a fine 2013 ? Una liquidita’ che naturalmente non rende niente e che e’ giustificabile solo se ci si attende il peggio.
Se si ricordano i rapporti P/E storicamente elevati, i dividendi sui minimi,i record del margin debt (spesso segnalati anche dal lombardreport come causa pericolosissima di eccessi speculativi) e un mercato in crescita da cinque anni la cautela diventa comprensibile.Quella stessa cautela che da alcune settimane caratterizza la rubrica degli investimenti a scarso rischio del lombardreport.com,rubrica che ha visto chiudere con largo anticipo,allettati dagli imprevisti e consistenti utili, la maggior parte delle operazioni aperte da mesi-e talora da un anno..
Le conclusioni cui giunge Vronsky con il suo studio sono drammatiche: l’analista prevede un indice Dow Jones a quota 9500 per meta’ 2016.
Noi non ipotizziamo il futuro e non diamo previsioni,specialmente a due anni.. Prendiamo atto pero’ che le valutazioni sono tese e artificialmente elevate per i continui QE effettuati negli scorsi anni.E’ un mercato che dopo una lunga cavalcata vede salire i rischi di una correzione,magari violenta,visto che quasi tutti i piu’ noti uffici-studi di banche internazionali e nazionali sono positivi ed ottimisti.
La cautela di Warren Buffett è da apprezzare. Ricordate che fu proprio Warren Buffett a dire “sono diventato molto ricco perché ho sempre venduto troppo presto”.
Siamo in buona compagnia nel consigliare,come fatto due settimana fa, di portare a casa gli utili,ancora tassati al 20%.Almeno in parte….
di Guido Bellosta | 24/04/14 11:54 | servizio Lombardreport.com
Vronsky è uno dei co-fondatori di Gold-Eagle(www.gold-eagle.com),il mitico sito web dei gold-bugs che leggiamo con interesse. E’ un esperto analista finanziario che merita la massima attenzione.
Vronsky ha pubblicato ieri un interessante articolo sul sito.
Ricorda ai lettori il comportamento di Warren Buffett,da molti mesi interessato a mantenere una consistente massa di liquidita’ Nel 2013 ha effettuato pochi acquisti-aggiungiamo noi:NV Energy , Heinz-e poco altro. Vronsky crede che tale mossa attendista dipenda dalll’utilizzo di una interessante formula che mostra la sottovalutazione o gli eccessi del mercato statunitense.
Tale formula è rappresentata dal rapporto capitalizzazione complessiva del mercato/prodotto nazionale -interno (NB la formula si riferisce al GNP ma questo differisce poco,meno dell’1%,dal GNP che ,oltre al GNP tiene conto anche dei flussi di reddito da e verso gli USA e quindi il successivo grafico che Vronsky riporta si riferisce al GDP )
Vronsky ricorda che poco tempo fa un analista Doug Short ha utilizzato tale formula per vederne l’affidabilita’ negli ultimi sessanta anni.
Il grafico,pubblicato da Vronsky, mostra quattro eccessi:
1969-1970 con successiva caduta del 36% durata 20 mesi
1972-1974 con crac del 45% durato poi 24 mesi
2000-2002 con un fortissimo ribasso successivo del 54%,durato circa 17 mesi.
2007-2009 con il crac del 43% durato 24 mesi che tutti noi ricordiamo.
Il GROSSO problema è che attualmente siamo in una quinta bolla speculativa segnalata da questo rapporto.Una bolla che presenta il poco rassicurante secondo grado di espansione dopo quella del 2000-
Forse e’ questa la ragione- si chiede Vronsky-per cui Berkshire aveva liquidita’ (“cash position”)per oltre 42 miliardi di dollari a fine 2013 ? Una liquidita’ che naturalmente non rende niente e che e’ giustificabile solo se ci si attende il peggio.
Se si ricordano i rapporti P/E storicamente elevati, i dividendi sui minimi,i record del margin debt (spesso segnalati anche dal lombardreport come causa pericolosissima di eccessi speculativi) e un mercato in crescita da cinque anni la cautela diventa comprensibile.Quella stessa cautela che da alcune settimane caratterizza la rubrica degli investimenti a scarso rischio del lombardreport.com,rubrica che ha visto chiudere con largo anticipo,allettati dagli imprevisti e consistenti utili, la maggior parte delle operazioni aperte da mesi-e talora da un anno..
Le conclusioni cui giunge Vronsky con il suo studio sono drammatiche: l’analista prevede un indice Dow Jones a quota 9500 per meta’ 2016.
Noi non ipotizziamo il futuro e non diamo previsioni,specialmente a due anni.. Prendiamo atto pero’ che le valutazioni sono tese e artificialmente elevate per i continui QE effettuati negli scorsi anni.E’ un mercato che dopo una lunga cavalcata vede salire i rischi di una correzione,magari violenta,visto che quasi tutti i piu’ noti uffici-studi di banche internazionali e nazionali sono positivi ed ottimisti.
La cautela di Warren Buffett è da apprezzare. Ricordate che fu proprio Warren Buffett a dire “sono diventato molto ricco perché ho sempre venduto troppo presto”.
Siamo in buona compagnia nel consigliare,come fatto due settimana fa, di portare a casa gli utili,ancora tassati al 20%.Almeno in parte….
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