Sollecitato dal mio amico Parra che è in decisa posizione short sul GAS, ho cercato di approfondire l'argomento e vedo di sintetizzare le conclusioni cui sono arrivato che comprendono, ovviamente, anche ENI in quanto player mondiale nel mercato del petrolio e del GAS, appunto.
Intanto c'è da dire che la posizione finanziaria di ENI, con l'uscita da SNAM, è, in questo momento, la più forte di sempre. L'A.D. Paolo Scaroni ha potuto annunciare un piano di investimenti di circa 9 miliardi nei prossimi 4 anni e 9 miliardi sono proprio tanti di questi tempi, quasi una piccola finanziaria.
Il prezzo del petrolio si è attestato intorno ai 100$/barile e non sembra destinato a crescere, vista la grande concorrenza del GAS e del CARBONE a basso costo, ma resta e resterà il combustibile fossile per eccellenza ed ENI, con la diversificazione sul GAS, copre tutta la domanda di mercato. Sono in corso, tra l'altro, rinegoziazioni con i paesi produttori, tra cui Russia, Libia e Algeria e, nel medio periodo, si vedranno i risultati che con ENI non sono mai mancati.
Per quanto riguarda il GAS, infatti, l'offerta è superiore alla domanda. Una forte congestione della domanda stessa è stata determinata dal ridotto sbocco del gas liquido nel mercato americano a causa dello sfruttamento dello shale gas. Conseguentemente il GAS naturale che doveva varcare l'oceano resta in Europa determinando un iperofferta. Contemporaneamente la domanda di GAS si è drasticamente ridimensionata per tre fattori sostanziali: il calo dei consumi industriali; il crollo del prezzo del carbone; l'espandersi degli impianti a energie rinnovabili
Tutto quanto sopra considerato, vedo un BUY di medio periodo per ENI e mi sento di seguire Parra con uno SHORT immediato sul GAS naturale.
Buon trading.
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